Papa Innocenzo X, nato Giovanni Battista Pamphilj, fu capo della Chiesa cattolica e sovrano dello Stato Pontificio dal 15 settembre 1644 alla sua morte nel 1655.
Nato a Roma da una famiglia umbra di Gubbio giunta a Roma durante il pontificato di papa Innocenzo IX, Pamphili si formò come avvocato e si laureò al Collegio Romano. Seguì un cursus honorum convenzionale, seguendo lo zio Girolamo Pamphili come uditore della Rota, e come lui, raggiungendo la posizione di cardinale-sacerdote di Sant’Eusebio, nel 1629. Prima di diventare papa, Pamphili servì come diplomatico pontificio a Napoli, in Francia e in Spagna.
Pamphili succedette a papa Urbano VIII il 15 settembre 1644 come papa Innocenzo X, dopo un controverso conclave papale caratterizzato da una rivalità tra fazioni francesi e spagnole.
Innocenzo X fu uno dei pontefici più scaltri politicamente dell’epoca, aumentando notevolmente il potere temporale della Santa Sede. I principali eventi politici in cui fu coinvolto includevano la guerra civile inglese, i conflitti con i funzionari della chiesa francese per questioni di frode finanziaria e le ostilità con il Ducato di Parma legate alla prima guerra di Castro.