Gadolinio etossibenzil dimeglumina (Gd-EOB-DTPA, Primovist in Europa e Eovist negli Stati Uniti) è un mezzo di contrasto per imaging a risonanza magnetica epatico specifico che ha fino al 50% di escrezione epatobiliare nel fegato normale. Dopo iniezione endovenosa, Gd-EOB-DTPA si distribuisce negli spazi vascolari ed extravascolari durante le fasi arteriose, venose portali e dinamiche tardive e progressivamente negli epatociti e nei dotti biliari durante la fase epatobiliare. L’assorbimento degli epatociti di Gd-EOB-DTPA avviene principalmente attraverso i polipeptidi trasportatori di anioni organici OATP1B1 e B3 situati sulla membrana sinusoidale e l’escrezione biliare attraverso le proteine associate alla resistenza multidrug MRP2 sulla membrana canalicolare. A causa di queste caratteristiche, Gd-EOB-DTPA si comporta in modo simile ai chelati di gadolinio non specifici durante le fasi dinamiche e aggiunge informazioni sostanziali durante la fase epatobiliare, migliorando la rilevazione e la caratterizzazione delle lesioni epatiche focali e della malattia epatica diffusa. Questa informazione è particolarmente rilevante per l’individuazione di metastasi e per l’individuazione e la caratterizzazione di lesioni nodulari nella cirrosi epatica, compresi i primi carcinomi epatocellulari. Infine, la risonanza magnetica GD-EOB-DTPA-enhanced può fornire una valutazione quantitativa per quanto riguarda la perfusione epatica e la funzione degli epatociti nelle malattie epatiche diffuse. Il pieno potenziale della risonanza magnetica GD-EOB-DTPA-enhanced deve essere ulteriormente stabilito. È già chiaro che la risonanza magnetica GD-EOB-DTPA-enhanced fornisce informazioni anatomiche e funzionali nell’ambito della malattia epatica focale e diffusa che è irraggiungibile con la risonanza magnetica migliorata con agenti di contrasto non specifici.