Punarvasu è la nascita nakshatra del Signore Rama:
“al termine del rituale sei stagioni sono passati e quindi nel dodicesimo mese, il nono giorno del mese di Chaitra quando la divinità che presiede il dirigente star della giornata è Aditi, dove la sentenza star del giorno è Punarvasu (Nakshatra), l’asterismo è in ascesa, e quando cinque dei nove pianeti viz., Sole, Marte, Giove, Saturno e Venere sono al loro massimo, quando Giove con la Luna ascendente in Cancro, e quando il giorno avanza, poi Regina Kausalya diede alla luce un figlio con tutti gli attributi divini come di loto, occhi rossi, lunghi braccia, vermiglio delle labbra, della voce come drumbeat, e che ha portato la nascita di deliziare il Ikshwaku dinastia, che è adorato da tutti i mondi, e che è molto felice incarnazione di Vishnu, cioè Rama.”
– Libro I : Bala Kanda, Ramayana di Valmiki, Capitolo (Sarga) 18, Versetto 8, 9, 10 e 11
La parola Punarvasu deriva da Puna + Vasu, che significa ritorno, rinnovamento, restauro o ripetizione. I 12 Aditya sono nati da Kashyapa nel grembo di Aditi. I 12 Aditya sono Indra, Vaga, Vayu, Twasta, Varuna, Aryama, Pusa, Mitra, Agni, Parjyanya, Vivaswan e Dinakar. La madre Aditi da cui nascono gli Dei è depositaria di tutto il bene-verità, generosità, magnanimità, purezza, aristocrazia, bellezza e fama. Ne consegue che questa stella è la causa di queste virtù. Ricominciare da capo dopo aver interrotto una volta, iniziare una nuova vita, tornare da una terra lontana-tutto. Punarvasu significa questi. Rappresenta la libertà dalla restrizione e dalla limitazione e lo spazio sconfinato.