HOLA MAHALLA/HOLA MOHALLA – RE: Online

HOLA MAHALLA/HOLA MOHALLA

29 marzo 2021

Sikhi

Nel 1701 Guru Gobind Singh, il decimo Guru Sikh, introdusse questo festival ad Anandpur nel Punjab, in India, come alternativa al festival indù festival di Holi. Comprendeva esibizioni competitive di spada, equitazione, tiro con l’arco e lotta, insieme a esibizioni di armi e simposi di poesia. E ‘ stata un’occasione colorata, in particolare per i giovani Sikh, ed è stato osservato il giorno dopo la festa indù di Holi.

È ancora celebrato ogni marzo nel suo formato originale per tre giorni all’Anandpur Sahib Gurdwara. Al giorno d’oggi è una fiera marziale, progettata da Guru Gobind Singh, per rafforzare la comunità Sikh svolgendo addestramento in stile militare e esercitazioni simulate, che sono accompagnate da discussioni religiose.

In molti paesi del mondo, ovunque si trovino comunità Sikh, Hola Mohalla (o Mahalla, o semplicemente Hola) è diventato un festival annuale, celebrato anche ogni marzo. Nella tradizione stabilita da Guru Gobind Singh, segue il festival indù di Holi di un giorno, anche se a volte viene celebrato lo stesso giorno di Holi. Hola è la forma maschile del nome dal suono femminile Holi.

I festeggiamenti di Hola Mohalla iniziano visitando gurdwaras locali per le preghiere del mattino presto. Le riunioni ufficiali hanno luogo dove vengono lette porzioni del Guru Granth Sahib. Canti spirituali e conferenze religiose segnano l’occasione e dopo che le cerimonie religiose sono finite, prasad è distribuito tra la gente.

Quando parte la processione, i Panj Pyares camminano di fronte, facendo visite concordate a tutti i principali gurdwaras della zona. Hola Mohalla è diventato il momento ideale per festeggiare e anche per dedicarsi al servizio alla comunità, e, come nel Punjab, vengono organizzati i langar, con la popolazione locale che si fa avanti per aiutare fornendo le materie prime per cucinare il pasto, lavare i piatti e pulire i gurdwara.

La sera un marcato grado di anticipazione ed eccitazione prende il sopravvento, mentre i membri marziali della comunità Sikh (Sikh Nihang) mostrano la loro forza fisica attraverso atti audaci come mock-battles (gatkas), esibizioni di combattimento con la spada, tiro con l’arco, wrestling ed esercizio su cavalli in corsa. Inoltre spruzzano polveri e liquidi colorati sul pubblico. Seguono attività culturali, tra cui musica, danza e poesia, programmi e concorsi.

La parola ‘Mohalla’ deriva dalla radice araba hal (scendere o scendere) ed è una parola punjabi che implica una processione organizzata sotto forma di una colonna dell’esercito. Questo è accompagnato da tamburi di guerra e portabandiera, e procede in un punto scelto o si muove in stato da un gurdwara all’altro. Ma a differenza di Holi, quando gli indù spruzzano giocosamente polvere colorata, secca o mescolata in acqua, l’una sull’altra, il Guru ha fatto di Hola Mohalla un’occasione per i Sikh per dimostrare le loro abilità marziali in battaglie simulate. Anche se il sikhismo oggi è una tradizione amante della pace, è il suo orgoglio per gli eventi del suo passato che ha portato il governo indiano di recente per accordare la celebrazione lo status di un festival nazionale.

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