Descrizione
Circa il 90% della matrice organica dell’osso di mammifero è costituito da collagene di tipo I reticolato alle estremità N-terminale e C-terminale. Questa struttura altamente reticolata fornisce il tessuto di base e la resistenza alla trazione del tessuto osseo. L’infrastruttura di collagene dell’osso subisce un processo continuo di rimodellamento che coinvolge il riassorbimento osseo mediato dagli osteoclasti e la formazione ossea mediata dagli osteoblasti. Il riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti provoca la produzione di N-telopeptidi reticolati di collagene di tipo I (NTx). NTx è specifico per l’osso e si trova nelle urine come prodotto finale stabile della degradazione ossea.
Il test NTx misura la concentrazione di N-telopeptidi reticolati del collagene di tipo I. I livelli di NTx sono correlati al tasso di riassorbimento osseo. I tassi di riassorbimento osseo che superano la formazione ossea provocano una perdita netta di osso e, in definitiva, osteopenia o osteoporosi. Le fratture osteoporotiche sono una delle principali fonti di morbilità e mortalità nelle donne anziane.
Il test NTx è destinato all’uso nella previsione della risposta scheletrica alla terapia ormonale antiresorptiva nelle donne in postmenopausa. Il test NTx può anche essere utilizzato per monitorare l’efficacia della terapia antiresorptiva nelle donne in postmenopausa, nelle donne con osteoporosi e negli individui con malattia di Paget. Il test NTx può anche essere utilizzato per monitorare l’effetto delle terapie di soppressione degli estrogeni sul tasso di riassorbimento osseo. Uno studio recente7 ha sostenuto l’uso di NTx per identificare la probabilità di una diminuzione della densità minerale ossea dopo un anno nelle donne in postmenopausa che ricevevano integratori di calcio rispetto a quelle trattate con terapia ormonale antiresorptiva.