A partire dall’istituzione della nuova capitale imperiale a Nara nel 710, il periodo Nara segnò la fase incipiente dell’era classica della storia giapponese. Fu durante questo periodo che il potere imperiale fu cementato e il dogma della successione imperiale dalla dea del sole, Amaterasu, fu codificato nel Kojiki e nel Nihonshoki. Il periodo Nara fu anche segnato dallo sviluppo di due potenti scuole del buddismo, Tendai e il più esoterico Shingon, e l’ascesa del buddismo in generale. L’era finì quando l’imperatore Kanmu (737 – 806) decise di spostare la capitale poco dopo la morte dell’imperatrice Kōken (718 – 770), nel tentativo di rimuovere la corte dagli intrighi e dai giochi di potere dello stabilimento buddista di Nara. In un primo momento, l’imperatore Kanmu trasferì la capitale a Nagaoka-kyo (15 km da Kyoto) nel 784, ma a causa delle continue inondazioni sui fiumi vicini, trasferì la capitale di nuovo a Heiankyō (Kyōto) nel 794.
Come per le mappe precedenti e le mappe successive, le aree in rosso indicano i confini dell’insediamento e del controllo politico da parte di ciò che gli etnografi moderni considerano “etnico” giapponese.
Torna alla linea temporale