Abstract
Bohr’s (1935) reply to Einstein, Podolsky, and Rosen’s (EPR) (1935) argomento per l’incompletezza della teoria quantistica è notoriamente difficile da svelare. È così difficile, infatti, che oltre 60 anni dopo, rimane un lavoro importante da fare per comprenderlo. Work by Fine (1986), Beller and Fine (1994), e Beller (1999) va un lungo cammino verso la correzione precedenti incomprensioni della risposta di Bohr. Questo saggio è inteso come un contributo al programma di arrivare alla verità della questione, sia storicamente che filosoficamente. In un articolo di questa lunghezza, un resoconto completo della risposta di Bohr è impossibile, e quindi mi concentrerò su una questione in cui sembra che sia necessario un ulteriore chiarimento, vale a dire il tentativo di Bohr di illustrare l’argomento dell’EPR mediante un esperimento mentale. Inoltre, cercherò di chiarire alcuni altri punti che, per quanto minori, hanno apparentemente contribuito a fraintendere la posizione di Bohr. Come suggerisce il titolo di questo documento, un resoconto di questi pochi punti non costituisce un resoconto della risposta di Bohr, ma è un passo importante in questa direzione.