PITTSBURGH (KDKA) — George Zimmerman caso ha sollevato un sacco di domande circa il cosiddetto “stand your ground” leggi.
Il Procuratore generale degli Stati Uniti Eric Holder ha chiesto agli stati di rivedere queste leggi.
Per anni, la Pennsylvania ha avuto la “dottrina del castello”, recentemente modificata per includere “stand your ground.”
Molti conoscono la” dottrina del castello”, l’uso della forza mortale per difendere la tua casa da un intruso, ma nel 2011 il governatore Tom Corbett ha firmato una versione ampliata di questo, inclusa una disposizione” stand your ground”.
“ha attraversato la Camera e il Senato con un sostegno davvero enorme”, ha detto l’ex procuratore distrettuale della contea di Lawrence Matthew Mangino all’editore politico di KDKA Jon Delano. “C’erano solo quattro senatori che si opponevano.”
Secondo la nuova legge, una persona in qualsiasi luogo legale fuori dalla sua casa “non ha il dovere di ritirarsi e ha il diritto di stare in piedi e usare la forza, inclusa la forza mortale se . . . (lui) ritiene che sia immediatamente necessario farlo per proteggersi da morte, lesioni personali gravi, rapimento o rapporti sessuali con la forza o la minaccia.”(18 PA statuti consolidati 505(b) (2.3)).
Mangino dice che a molti procuratori non piace questa legge.
“Non dovremmo autorizzare la forza letale quando qualcuno ha la capacità di allontanarsi da quella situazione pericolosa”, ha detto.
Ma è la legge; anche se, non è la stessa della legge della Florida.
Ciò che rende lo statuto “stand your ground” della Pennsylvania diverso dalla Florida è che prima di poter resistere alla tua terra — cioè, non ritirarsi quando il ritiro è possibile — e sparare e uccidere un assalitore perché temi gravi lesioni personali, il tuo assalitore deve avere un’arma letale.
Una pistola, un coltello. O qualcos’altro?
“Se sei un pugile conosciuto e vieni a qualcuno con i pugni, c’è una giurisprudenza in luoghi che suggeriscono che quelle potrebbero essere considerate armi letali”, ha osservato Mangino.
Ma Mangino dice che George Zimmerman ha sostenuto l’autodifesa, non “stare in piedi”, dopo essere stato colpito da Trayvon Martin.
“Era spaventato a quel punto di morte o gravi lesioni fisiche e non poteva ritirarsi. Cioe’, era nelle mani di Trayvon Martin e gli ha sparato per legittima difesa. E ‘ stato un puro e chiaro caso di legittima difesa. Non era un caso di “stand your ground” o “castle doctrine””, ha osservato Mangino.
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